A pochi passi da Palermo è in fase di realizzazione il nuovo Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica (CBRB).
Una struttura imponente che sarà la sede di un polo di ricerca scientifica all’avanguardia e ospiterà giornalmente circa 600 unità coinvolte in attività laboratoriali, amministrative, eventi, etc. Una vera e propria città con vita propria appena accanto l’aeroporto internazionale “Falcone e Borsellino” di Palermo.
Il centro al centro
Il Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica (CBRB) è un imponente edificio di 25.000 metri quadrati che sorgerà a Carini, nelle vicinanze dell’aeroporto di Palermo. La sua creazione avrà un ruolo di primo piano per la Sicilia nel campo dello sviluppo di farmaci, vaccini e dispositivi medici all’avanguardia, attrarre i principali ricercatori a Palermo e trattenere i migliori medici e scienziati italiani nel nostro paese.
All’interno del CBRB, ci saranno esperti di primo piano, ricercatori, tecnici, borsisti, amministratori, assistenti, personale di supporto e ingegneri IT, tra gli altri.
Il centro si compone di due strutture a 3 livelli in cui saranno ospitati i laboratori, oltre un edificio definito “Clinica” che probabilmente verrà assegnato all’ISMETT, spazi amministrativi, un Auditorium, una foresteria per gli ospiti e parcheggi.
La futura fermata ferroviaria
Sin dai primi giorni di cantiere, la progettazione non si è mai fermata. Infatti sono in corso altri due studi, rispettivamente per la realizzazione di un nuovo ospedale adiacente (“ISMETT 2”) e della fermata ferroviaria “Stazione di Carini – Ri.MED” a servizio dell’intero polo scientifico.
Proprio di quest’ultimo progetto, sottoposto al MIT per la valutazione ambientale, vi proponiamo di seguito qualche rendering sulla previsione realizzativa.
L’iter dunque prosegue parallelamente alla realizzazione del centro, che dovrebbe aprire le porte nel 2025.
Stante il cronoprogramma contenuto nello studio di fattibilità tecnico-economica commissionata da RFI, i lavori per la realizzazione della nuova stazione sono previsti a Gennaio 2024 per terminare a Marzo 2025.
Tempo fa si era parlato anche di lavori per la viabilità.
Vivo quella zona e so che è davvero difficile da raggiungere.
Le strade esistenti, via Ponticelli da un lato e via Berlinguer dall’altro, vanno ancora bene per raggiungere il villino, ma non di certo per servire il nascente polo di ricerca e medico.
Di per sé, il Ri.med. / Ismett non attrarrà chissà quale traffico di automobili…. Ma sarebbe opportuno poterlo raggiungere senza sensi unici altrrnati.
Bene per la fermata ferroviaria… È una di quelle opere che va fatta a prescindere dal bilancio costi/vantaggi
Sono d’accordo con quanto scritto dal signor Pino, abito da quelle parti e via Ponticelli e` totalmente inadeguata gia` adesso, versa in condizioni drammatiche (dopo i lavori per la fognatura?). Analogo se non peggio la situazione di via Giaconia e via Case Riggio che consiste di una pietraia scoscesa. E` pure irragionevole che per tutta la sua lunghezza (>2km) via Berlinguer non abbia nessuna connessione con la SS113 oltre via Europa e via Liegi da un lato e via Ponticelli dall’altro capo.